Un euro per giocare, con vincita massima a 10 mila euro e un periodo di sperimentazione non inferiore a 18 mesi, vincite fino al 90% delle giocate e tasse sul 20% della raccolta al netto delle vincite. Sono alcune caratteristiche tecniche delle scommesse virtuali, che hanno ricevuto il via libera dalla Commissione europea lo scorso 18 aprile, come si legge nella bozza di decreto pubblicata sul sito dei Monopoli di stato insieme all’allegato tecnico e alla versione in lingua inglese.
Le giocate virtuali, riferisce Agipronews, verranno commercializzate online o nelle agenzie di scommessa: i concessionari potranno condividere l’offerta di gioco costituendo dei network per rendere i montepremi più ricchi, sarà assolutamente vietato proporre giochi di carte, basati su estrazioni numeriche o simili alle slot machines.
Il programma, che dovrà essere reso pubblico dai concessionari, è stabilito dai Monopoli di stato: tetto massimo 500 eventi virtuali al giorno. Gli incassi finiranno ai concessionari italiani e al ministero dell’Economia, che ha previsto per il primo anno di attività circa 500 milioni di euro di raccolta, che saliranno poi a 600 e 700 nei due anni successivi.
Le “scommesse virtuali” sono state introdotte dal decreto Bersani del 2006 e perfezionate nel 2009 dalla legge per la ricostruzione dell’Abruzzo. Le nuove scommesse potrebbero partire entro la fine del 2012, i giocatori potranno piazzare le proprie puntate via internet, al banco delle agenzie e dei corner sportivi e ippici o attraverso terminali self service installati nei luoghi di gioco, a patto che questi ultimi siano dotati della licenza di pubblica sicurezza rilasciata dalle Questure.