Il decreto sviluppo arriva al traguardo. Dopo settimane di rinvii e di confronti anche tesi all’interno del Governo, il provvedimento d’urgenza coordinato dal ministro Corrado Passera sarà esaminato oggi dal Consiglio dei ministri. Fino a ieri sera si è lavorato tra Tesoro e Sviluppo economico per scegliere quale misura sulle assicurazioni inserire ai fini della copertura (polizze estere o polizze vita). La necessità è quella di assicurare risorse fino al 2024 quando andranno a scadenza gli effetti dei bonus Irpef sulle ristrutturazioni edilizie. Infatti il decreto infrastrutture-sviluppo prevede l’aumento dal 36 al 50% per chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia. Sempre al 50% viene fissato il nuovo bonus per l’efficienza energetica.
Il decreto che emerge dopo lunghi negoziati tra i tecnici del Governo risulta notevolmente impoverito rispetto alle prime bozze. «Certe cose si possono fare subito, altre con la spending review e le dismissioni», ha detto ieri Passera, consapevole di aver dovuto cedere lungo il percorso diversi tasselli di fronte ai rilievi della Ragioneria dello Stato, a partire dall’aumento del tetto alle compensazioni dei crediti Iva maturati dalle imprese e dai professionisti. Il provvedimento finale contiene misure in campi molto diversi (si vedano le schede accanto): normativa sulle crisi aziendali, minibond per le piccole e medie imprese, internazionalizzazione, trasparenza della Pubblica amministrazione, giustizia, fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti.