«Troppe emergenze e troppa poca prevenzione. Il fascicolo del fabbricato deve diventare la pietra miliare della sicurezza e della qualità del patrimonio edilizio italiano». Una certificazione che, come ricorda il presidente del Cnpi Giuseppe Jogna, diventa di scottante attualità dopo gli eventi tragici, per poi ritornare nell’oblio e che, invece, sarebbe un indispensabile strumento di prevenzione. Il libretto infatti è una sorta di carta di identità che permette di conoscere lo stato di fatto di un immobile, ma anche i precedenti interventi, con tanto di pregi e difetti. Il tutto in un’ottica di semplificazione amministrativa (le informazioni infatti sono tutte sparse in varie banche dati pubbliche) e di unificazione visto che in un solo documento con valore certificativo si ha l’attestazione completa di tutte le informazioni relative all’immobile, valide anche ai fini amministrativi, fiscali o di vendita. L’immobile è un bene duraturo, conoscerne le qualità e le esigenze nel corso del tempo, è una indispensabile per la sicurezza di chi vi abita. Ma anche per lo Stato, per conoscere meglio il territorio e non trovarsi impreparato. Da anni, ricorda Jogna, i periti industriali premono il piede sull’acceleratore, affinché finalmente il fascicolo del fabbricato venga reso obbligatorio a livello nazionale ed è lo stesso Cnpi che, con i suoi rappresentanti della commissione edilizia, realizzò la prima sperimentazione di questo strumento su un edificio storico (Palazzo Pandolfi nel comune di Pozzallo). E per ora, «in mancanza di una legislazione che ne dispone l’obbligatorietà, abbiamo organizzato e stiamo continuando a farlo diversi appuntamenti su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica ed arrivare a renderlo vincolante». Ma non finisce qui, perché per far comprendere ancora di più la necessità del suo utilizzo, il Cnpi ha affidato una ricerca al Politecnico di Milano finalizzata alla definizione degli indici di efficienza del Fabbricato per documentare proprio il suo valore o il suo degrado, in definitiva la sua completa conoscenza. Un passo ulteriore verso la sicurezza.