Cedolino e riepilogo danno l’addio alla carta: con una risposta a un interpello presentato dai consulenti del lavoro la direzione generale per l’attività ispettiva al ministero del Lavoro dà il suo benestare alle buste paga totalmente elettroniche. Dalla busta-paga alla email-paga I prospetti di paga, spiega la risposta ministeriale, possono essere consegnate anche con posta elettronica non certificata. E la stessa legge del 1953 (legge 4/53) non contiene un esplicito richiamo alla forma cartacea. All’epoca, evidentemente, per assenza di alternative; ma oggi la genericità dell’indicazione lascia spazio all’elettronica.
La consegna della busta, pardon, della e-mail paga, potrà quindi essere effettuata collocando i prospetti su un sito web aziendale che dovrà avere alcune caratteristiche essenziali.
In particolare, scrive il direttore Paolo Pennesi, il sito dovrà
– essere "dotato di area riservata con accesso consentito al solo lavoratore interessato"
– e l’azienda dovrà prevedere "l’utilizzabilita’ di una postazione internet dotata di stampante e l’assegnazione di apposita password o codice segreto personale".