Tutte le Manovre 2011 – Riepilogo

Abbiamo pensato di riepilogare in uno speciale tutte le Manovre approvate e pubblicate nel 2011, con l’indicazione dei principali provvedimenti e novità introdotte da ciascuna. Decreto Sviluppo 2011, Manovra Correttiva 2011, Manovra Bis di Ferragosto, Legge di Stabilità 2012 e infine la Manovra Monti

Vista la proliferazione di Manovre elaborate nel 2011 dal Parlamento, ci è sembrato utile raggrupparle in ordine cronologico, con tutti i riferimenti normativi e le principali novità introdotte da ognuna di esse.
Ad ogni Manovra abbiamo dedicato un Dossier informativo che raccoglie tutta la rassegna stampa, la normativa e gli approfondimenti sul tema.

Riepilogando abbiamo le seguenti Manovre:

  1. Decreto Sviluppo 2011
  2. Manovra Correttiva 2011
  3. Manovra Bis di Ferragosto
  4. Legge di Stabilità 2012 (Legge Finanziaria 2012)
  5. Manovra Monti – Decreto Salva Italia

Decreto Sviluppo 2011

DL del 13 maggio 2011 n. 70 – Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 110 del 13 maggio 2011. Convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 luglio 2011 n. 106Tra le modifiche di carattere generale l’ abrogazione delle norme sulla concessione del diritto di superficie per il demanio marittimo, mentre per quel che riguarda il fronte fiscale le novità principali sono relative alle procedure di riscossione coattiva.
Grazie all’entrata in vigore della manovra di rientro, però, le nuove disposizioni relative all’atto unico di accertamento e riscossione entreranno in vigore solo dal 1° ottobre .

Le novità immediatamente operative riguardano, invece:

  • divieto di i potecare gli immobili in caso di debiti con l’erario inferiori ai 20.000 euro se la cartella contestata o ancora contestabile in giudizio e il debitore sia proprietario dell’ unità immobiliare oggetto di ipoteca o espropriazione ed essa sia a dibita ad abitazione principale ;
  • 8.000 euro la soglia al di sotto della quale non si può iscrivere i poteca o procedere ad espropriazione immobiliare ;
  • uscita di Equitalia dalla riscossione dei tributi locali a partire dal 2012 ;
  • per i tributi locali non pagati inferiori ai 2.000 euro obbligo di dare due preavvisi , a distanza di almeno sei mesi , prima di avviare le procedure cautelari;
  • obbligo di cancellazione delle segnalazioni dei ritardi di pagamento in seguito alla regolarizzazione.

Le altre principali novità riguardano:

  • credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nelle aree sottoutilizzate del Mezzogiorno ;
  • commissariamento per i comuni che non attuano le norme sullo sportello unico per le imprese;
  • allungamento dei termini per il varo da parte delle regioni dell e modifiche al Piano casa ;
  • obbligo di accatastamento per gli immobili rurali ai fini delle agevolazioni fiscali;
  • possibilità di utilizzare i dati catastali a fini commerciali;
  • aumento tasse catastali per le visure dal 1° settembre .

Manovra Correttiva 2011 – Manovra Finanziaria

Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria. Pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 155 del 6 luglio 2011. Convertito, con modificazioni dalla Legge 15 luglio 2011, n. 111Una manovra pesante, del valore di oltre 40 miliardi, approvata in 10 giorni dal varo del decreto alla legge di conversione. L’impatto sui conti è destinato a farsi sentire fin da subito e ancora una volta il settore fiscale è chiamato a fare la parte del leone. Nella miriade di norme, infatti, molte sono le novità che non risparmiano nessun settore.
Disposizioni tutte già in vigore grazie all’approvazione sprint del provvedimento.

Per quel che riguarda il pacchetto fiscale la novità di maggior rilievo la previsione del taglio del 5% delle agevolazioni fiscali per l’anno 2013, e del 20% a partire dal 2014, qualora entro il 30 settembre 2013 non siano adottati provvedimenti di riforma del sistema per un suo complessivo riordino, in grado di garantire 4 miliardi di risparmi per il 2013 e 20 miliardi dal 14 in poi. Interessati ai tagli lineari potrebbero essere tutte le agevolazioni fiscali contenute nell’articolo 21, comma 11 – lett. a) della legge 196/2009), senza eccezione alcuna. Previsti tagli, quindi, sia per le famiglie che per le imprese se non interviene una legge di riordino.

Rivisto, poi l’aumento del bollo sui conti titoli che ora viene scaglionato in base al valore del deposito. Novità anche per l’addizionale sulle stock option, mentre per quel che riguarda il nuovo regime per i contribuenti minimi con la mini aliquota del 5% è stabilito che la durata può superare anche i cinque anni, ma il regime è valido non oltre i 35 anni di età del beneficiario. Riviste in parte anche le disposizioni in materia di ammortamenti. Alcune di queste misure entreranno in vigore solo il prossimo anno, mentre fin da subito scatta l’obbligo di pagamento del contributo unificato per i ricorsi di fronte alle Commissioni tributarie, come pure la possibilità di chiusura agevolata delle liti pendenti.

Ecco le principali disposizioni:

  • chiusura agevolata delle liti fiscali pendenti alla data del 1° maggio 2011;
  • contributo unificato per i ricorsi tributari;
  • abolizione della fidejussione per i versamenti rateali per accertamento con adesione;
  • accertamenti esecutivi dal 1° ottobre con obbligo di indicazione anche delle sanzioni;
  • obbligo per i gestori delle carte di credito di comunicare le operazioni ai fini dello spesometro;
  • rinvio dei pagamenti fino al 2012 e zona franca a Lampedusa;
  • limiti al riporto delle perdite e all’ammortamento dei beni gratuitamente devolvibili;
  • revoca delle partite Iva inattive;
  • aumento dell’imposta del bollo sul conto titoli;
  • addizionale sul bollo auto per i veicoli con oltre 225 kw di potenza.

Di seguito, invece, le novità operative dal prossimo anno:

  • revisione del regime fiscale per i contribuenti minimi;
  • introduzione dell’obbligo di reclamo e mediazione in materia di ricorsi tributari.

Manovra di Ferragosto o Manovra Bis 2011

Decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 188 del 13 agosto 2011. Convertito dalla Legge 14 settembre 2011 n. 148

La manovra di Ferragosto (d.l. 138/2011), in vigore dal 13 agosto 2011, è aggiuntiva rispetto a quella di luglio, per anticipare il pareggio di bilancio al 2013. L’intervento si è reso necessario a seguito delle sollecitazioni europee, e soprattutto della banca centrale europea.Fisco protagonista della manovra-bis. Dopo i tanti ripensamenti e le riscritture del provvedimento, è proprio quello delle entrate il settore destinato a garantire il valore aggiunto necessario per centrare l’obbiettivo del pareggio di bilancio fin dal 2013. Se i tagli in molti casi sono più che altro una dichiarazione d’intenti, come, in particolare, per quel che riguarda l’abolizione delle province, la stretta sulle entrate è un dato certo e ineludibile. Un insieme di disposizioni, peraltro, che si inseriscono nel solco tracciato già con la manovra del 2010. Ma se lo scorso anno per l’applicazione delle nuove disposizioni erano stati previsti tempi lunghi, quest’anno il clima è completamente diverso.

Con la manovra-bis le novità sono tutte già in vigore, a partire dal ritocco dell’Iva, e con gran parte di queste occorrerà fare i conti già in sede di acconto.

Di seguito le principali novità in campo fiscale:

  • Iva ordinaria sui beni e sulle prestazioni professionali al 21%;
  • contributo di solidarietà del 3% sui redditi imponibili oltre i 300.000 euro lordi;
  • recupero coattivo delle somme dovute per il condono del 2002;
  • inasprite le sanzioni penali e aumentati i termini di prescrizione per i reati tributari;
  • maggiorazione del 10,5% dell’Ires per le società di comodo e quelle in perdita sistemica;
  • revisione della normativa fiscale sui beni d’impresa concessi in uso a soci o familiari;
  • revisione delle agevolazioni fiscali per le cooperative;
  • restituzione entro 90 giorni dei bonus bebè non spettanti per evitare le sanzioni fiscali;
  • bollo del 2% sui trasferimenti di denaro verso paese extracomunitari se l’ordinante non ha matricola Inps e codice fiscale;
  • arriva lo scontrino per gli stabilimenti balneari;
  • delineata la riforma degli ordini professionali

Legge di Stabilità 2012 (Legge Finanziaria 2012)

Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità 2012, ex legge finanziaria) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Approvata in via definitiva dal Parlamento il 12 novembre 2011 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale 14 novembre 2011, n. 265
Approvata in tempi record per la crisi politica, la Legge di stabilità è destinata comunque ad entrare il vigore dal 1° gennaio 2012.
Nessuna anticipazione delle misure, quindi, rispetto ai tempi originariamente previsti, tranne la riforma degli Ordini che dovrà essere operativa entro agosto 2012. In ogni caso saranno necessari decreti attuativi.
In vigore da gennaio, invece, il taglio della burocrazia e le semplificazioni per le srl, mentre per la possibilità di avviare società tra professionisti appartenenti a ordini diversi occorrerà attendere un apposito decreto del ministero della Giustizia.

Di seguito le principali novità per professionisti e imprese:

  • riforma degli ordini professionali e possibilità di costituzione di società interprofessionali;
  • certificati sostituiti da autocertificazioni per i rapporti con enti pubblici e società di gestione di servizi pubblici;
  • zone a burocrazia zero estese dal Meridione a tutto il territorio nazionale;
  • semplificazioni per la gestione delle imprese a contabilità semplificata e per i collegi sindacali;
  • taglio dei contributi per i contratti di apprendistato per le imprese con meno di 9 addetti;
  • revisione delle aliquote contributive per la gestione separata;
  • dismissione del patrimonio immobiliare e vendita dei terreni agricoli con prelazione per i giovani coltivatori diretti;
  • aumento del contributo unificato per le spese di giustizia.

Manovra Monti “Salva Italia”

Una manovra, quella approvata dal Consiglio dei Ministri il 4.12.2011, che come suggerisce il Presidente Mario Monti “salva l’Italia” e che si è resa necessaria per affrontare la crisi finanziaria gravissima che ha investito in queste settimane l’area Euro e più specificatamente il debito italiano.

Complesso il pacchetto di interventi che il Governo ha messo a punto e che, nonostante l’emergenza, dà il via ad una serie di riforme strutturali dell’economia italiana. In tutto la manovra ammonta a 30 miliardi di €, per il triennio 2012-2014. Di questi 30 miliardi, 20 saranno destinati alla correzione dei conti pubblici e 10 a promuovere la crescita.

Si ricorda, inoltre, che il testo della manovra – sotto forma di D.l. – dovrà essere firmato dal Presidente della Repubblica per poi passare al Parlamento, l’obiettivo è ottenere il via libera definitivo entro Natale.

Principali provvedimenti:

  • ritorno dell’Ici sulla prima casa (c.d. IMU)
  • Incremento di due punti percentuali dell’Iva: quella del 21% passa al 23%, quella del 10% passa all’11% da settembre 2012
  • l’integrale deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro ai fini Irpef ed Ires
  • Super bollo per le autovetture pari a 20 € per ogni chilowatt di potenza superiore a 170 Kw
  • Supertassa per lo stazionamento delle imbarcazioni da diporto e degli aeromobili privati
  • Limite di 1.000 € per il pagamento in contanti
  • Prelievo dell’1,5% sui capitali fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale
  • riforma delle pensioni con l’aumento dell’età pensionabile.

Non è passato invece l’aumento delle aliquote Irpef.

Fonte: www.fiscoetasse.com

 

La manovra di riallineamento dei conti comprende un nutrito pacchetto di disposizioni fiscali destinate ad incidere in maniera significativa soprattutto sui lavoratori autonomi.

Il Decreto Sviluppo 2011 (DL n. 70 del 13.05.2011) come modificato dalla legge di conversione del 12 luglio 2011, n. 106, è entrato in vigore il 13 luglio 2011 con tutte le sue novità introdotte nel corso dell’esame parlamentare. La legge di conversione del decreto sviluppo conferma l’impianto del testo originario, che contiene una miriade di norme che puntano soprattutto alla semplificazione degli oneri burocratici a carico di imprese e cittadini.